Tatè Nsongan ci racconta il nuovo singolo “Sogno in Italiano”

Redazione
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Musicista, compositore, polistrumentista originario del Camerun. Impara a suonare già da bambino gli strumenti della tradizione africana.
Si stabilisce in Italia per effettuare alcune tournée con l’Ensamble Choreographique Les Genies Noirs de Douala, gruppo di musiche e danze rituali.
Collabora con Myriam Makeba nel Tour in Camerun.
Percussionista e seconda voce del gruppo torinese MAU MAU, partecipa a tutte le tournée e alla registrazione dei numerosi dischi. Nel 1992 esce il primo Album “Sauta Rabel”. Con loro partecipa a svariati Festival Europei (Eurockeennes, Francia; Gnt, Het Vur, Belgio; Transeuropa Festival, Berlino; Im-Pulse Festival, Austria; Dance & Music Festival, BirZeit; Paleo Festival, Svizzera; Olanda; etc.). Nel 1993 partecipano e vincono il Premio Tenco come migliore opera prima. Nel 1994 esce l'Album “Bass Paradis”. Nel 1996 il terzo Album “Viva Mamanera”. Nello stesso anno collaborano con I. Fossati nel suo Tour. Sempre nel 1996, in occasione del Primo Salone della Musica, realizzano il concerto-evento “R@dio Trance”, che raccoglie sullo stesso palco circolare i Marocchini della Confraternita Gnawa Les Maitres du Guembri, l’Indiano Inder ‘Goldfinger’ Matharau e il gruppo Omega Tribe. Nel 1997 partecipano a “Yes for Europe” in Eurovisione da Madrid; alla Festa della Musica a Budapest; al Festival Womad nell'Isola di Las Palmas alle Canarie, dove nasce una collaborazione con il gruppo Zap Mama. Sempre nel 1997 incontrano i meninos de rua a Salvador de Bahia (Brasile). Nello stesso anno, nasce il progetto della Banda Maulera, ensamble allargato che diventa una travolgente banda di strada, invitata a numerose manifestazioni Italiane e straniere. Nel 1998 esce il quarto Album “Eldorado”. Durante “Eldorado Tour” (1998) partecipano alla prima “Feria de las Mentiras” organizzata da Manu Chao. Nel 2000 esce il quinto album “Safari Beach”, con annessa tourné. Nel 2001 esce “Marasma General”, un doppio album live con un brano con il featuring degli Inti Illimani. Nello stesso anno effettuano un tour nei teatri, tra cui una data all'Auditorium del Lingotto di Torino, nell'ambito della rassegna musicale “Settembre Musica”, in collaborazione con il gruppo Francese Zur. Sempre nel 2001, fanno alcuni concerti all'estero (Francia, Svizzera, Spagna, Germania e un breve tour in Giappone). Nel 2002 un tour nei teatri, includendo la Tunisia (20° edizione del Festival della Medina). Nel 2006 partecipa alla registrazione del nuovo album “Dea” e ai tour successivi. Nel 2008, i Mau Mau organizzano lo spettacolo finale della manifestazione internazionale “Terra Madre”.
Fondatore del gruppo musicale Kin Koba, pubblica per Le Edizioni Musicali de Il Manifesto il suo primo CD “Etnokult”, frutto della sua personale ricerca, che unisce tradizione e modernità.
Da tempo collabora con vari artisti di livello internazionale e con Istituzioni, Enti ed Associazioni Italiane, per rendere fruibile la sua cultura d’origine e per sensibilizzare all’intercultura.
Visto il successo delle attività, fonda l’Associazione Kin Koba – Voci Lontane, che lo porterà ad incrementare i laboratori di musica, danza ed educazione all’intercultura nelle scuole, nei centri di aggregazione giovanile, nelle ludoteche comunali ed a partecipare a numerose manifestazioni cittadine.
In collaborazione con la Provincia di Torino, idea, musica e pubblica un libro con CD della fiaba musicale “La falsa nota di Nyambé”, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante.
Dal 2007 inizia la collaborazione con Saba Anglana. Nello stesso anno esce l’album “Jidka” Ed. World Music Network, di cui è coautore e musicista. Partecipano a numerosi festival e progetti (Ulivolio; reading con musica, con gli scrittori G.L. Favetto e Igiaba Scego) e sono protagonisti di una lunga tournée, che li porterà a percorrere tutta l’Italia e a raggiungere alcune località all’estero (in Francia, a Parigi e Montecarlo; in Tunisia, al Festival International de Hammamet).
Nel 2009, produce e pubblica il CD del suo nuovo progetto musicale TatèNsonganTrio che, attraverso sonorità morbide ed avvolgenti, racconta di migranti in viaggio.
Dal 2012, collabora con l’artista Nigeriana Sonia Aimy con tourné (in Canada e Italia). Nel 2014, crea la colonna sonora dello spettacolo teatrale “Rajo”: è in scena, insieme all’attrice e ideatrice Suad Omar, regia di Gabriella Bordin. Nel 2015 collabora con l’Orchestra Orchestrabile in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiati. Nel 2018 partecipa in qualità di compositore e musicista on stage allo spettacolo teatrale "Parliamo la stessa lingua": Beppe Rosso, il regista, ha portato in scena ragazzi di seconda generazione di migranti.
Negli anni più recenti esce con una serie di singoli inediti nei migliori negozi digitali: Kongossa ft. Fankam; Don’t Forge Ft. Mbianda; Musiki, Mamasa ft. Roby Giordano - Dj Jump, Param Param ft. Names 51; Climatet ft. Friday For future Torino. Scrive e registra dei brani dedicati ad alcune icone scomparse della musica africana: Francis Bebey “Francis Bebey”, Papa Wemba “Papa Wemba”, Manu Dibango “ Pà Groove”.
Nel 2019 crea la colonna sonora dello spettacolo teatrale “Canto del popolo che manca”: è in scena, insieme all’attore, ideatore e regista Beppe Rosso. Crea insieme a Elena Urru la colona sonora per la pièce teatrale “Perle” (liberamente tratto da “La Perla” di J. Steinbeck) di Mariella Fabbris, che suona dal vivo.


Attualmente in radio il tuo nuovo singolo “Sogno in Italiano”. Quale messaggio vuoi trasmettere e qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo brano?
“Io sono italiano mezzo italiano un italiano di mezzo e sogno in italiano. Sono qui, balla con me”, questo è il messaggio della canzone. Prendo ispirazione dal popolo Bantù dell’Africa, che non dà importanza al colore della pelle di chi lo va a trovare, perché tutti sono nati nella stessa musica. Torino è una città multiculturale e quartieri come San Salvario sono fatti di voci diverse che cantano in un unico grande coro.
 
Percussionista e seconda voce del gruppo torinese MAU MAU. C'è una canzone che ha segnato particolarmente il tuo percorso artistico?
Sauta Rabel: il primo singolo con il gruppo Mau Mau, anche se alla fine in live l’abbiamo suonato poco nonostante grande richiesta
 
Come ti descriveresti in 3 parole?
Servire, Ritmo, Amore vince sempre.
 
Quanto contano per chi fa musica gli stimoli culturali?
Penso che senza questo tipo di stimoli non ci possa essere crescita creativa.
 
Quali sono le canzoni che non possono mancare nella tua playlist durante un viaggio on the road?
Sono parecchi, ma in realtà in viaggio sono sempre sintonizzato con la radio. Ultimamente sto ascoltando volentieri Robin Schulz, Juul, Peggy Gou…
 
Per concludere, ti va di anticiparci qualche progetto futuro?
Dopo aver fatto uscire diversi singoli negli ultimi anni, vorrei concentrarmi su questo ultimo “Sogno in Italiano” per fare una buona promozione.

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