Intervista ad Aaron Raschi

“Unanimità” di Aaron Raschi,è un brano che nasce da un bisogno di buttare tutto nel cestino e ricominciare, di raccontare quello che manca da tanto al genere umano, una comunità seria e sincera. Unanime è ciò che è concorde a tutti, con questo brano voglio unire più gente possibile in modo da affermare il concetto stesso del termine.

 
Attualmente in radio il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi trasmettere e qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo brano?
Voglio urlare alla gente che manca un senso di comunità, i singoli non vengono valorizzati proprio perchè manca il gruppo. Quello che mi ha spinto a scrivere Unanimità è la voglia di trascendere mie cose personali passate.

C'è una canzone che ha segnato particolarmente il tuo percorso artistico?
Si, la canzone che mi ha segnato sicuramente è stata In The End dei Linkin Park, prima canzone che ho imparato a suonare al pianoforte.

Come ti descriveresti in 3 parole?
Solare, impulsivo e testardo.

Quanto contano per chi fa il cantautore gli stimoli culturali?
Tantissimo, senza cultura non ci sono argomenti di cui parlare.

Come ti vedi fra dieci anni?
Feci una promessa 2 anni fa, in massimo dieci anni sarei arrivato a San Siro. Non ho intenzione di venire a meno alla mia parola.

Quali sono le canzoni che non possono mancare nella tua playlist durante un viaggio on the road?
Sono talmente tante che non ce la farei neanche ad elencarle, sicuramente un mix tra rock, metal, rap e pop.

Per concludere, ti va di anticiparci qualche progetto futuro?
Ho tanti progetti per la testa, ora come ora non posso anticipare niente, ma arriveranno presto.