Marco Gray si racconta in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Non ti scordar mai di me”

Redazione
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Marco Gray che ha di recente pubblicato il suo nuovo singolo “Non ti scordar mai di me”, cover del celebre brano di Giusy Ferreri, un tributo ad un pezzo che l'artista ama moltissimo. La canzone, riarrangiata da Gabriele Giambertone, Giuseppe Parlavecchio e dallo stesso Marco Gray, è una rivisitazione pop ed elettronica della versione originale, con elementi di disco-indie.

Scopriamo qualcosa di più su di lui, sul brano e sul suo progetto.

Attualmente in radio il tuo nuovo singolo “Non ti scordar mai di me”. Perché hai deciso di reinterpretare il celebre brano di Giusy Ferreri?
Mi piace. É un pezzo scritto benissimo, é incisivo. Non te lo dimentichi più. Magari Tiziano Ferro scrivesse un pezzo del genere per me. La scelta é anche un po’ paracula, é una canzone conosciuta da tanta tanta gente. Forse la mia interpretazione può farla conoscere ai più giovani. 
Giusy mi ricorda i miei inizi, quando a Sanremo lei faceva parte della giuria che giudicava le nuove leve. Fu dolcissima con me, non stavo bene e lei mi aiuto’ .
 
C'è un’altra canzone che ha segnato particolarmente il tuo percorso artistico?
Se Intendiamo qualcosa che sentendola mi ha fatto venire voglia di cantare, si certo ovvio.
Mi capita spesso di sentire delle cose e dire, oddio come mi piacerebbe averla scritta io, o esserne l’interprete originale. Soldi Mahmood, ciao ciao della rappresentante di lista,
Ricomincio da qui di Malika Ayane. I grandi classici, da Elvis ai Queen. Sono canzoni che avrò cantato migliaia di volte. 
Una canzone con cui ho capito di sapere cantare? Stars dei Simply Red. La feci al piano con il mio primo direttore artistico. Giovani emozioni, e un batticuore sempre vivo. Indimenticabile la prima volta che l’ho portata sul palco. 
 
Come ti descriveresti in 3 parole?
Amaro, ingombrante, sincero.
 
Quanto contano per chi fa il cantautore gli stimoli culturali?
Direi tutto. Ogni cosa della realtà intorno a me, vicina, e ancora di più quella lontana. 
 
Come ti vedi fra dieci anni?
É una cosa a cui non so rispondere. Però da qui a dieci anni sarei molto felice di fare qualche bella Tournée in un mondo senza guerre. 
 
Quali sono le canzoni che non possono mancare nella tua playlist durante un viaggio on the road?
Strada facendo di Baglioni, viva la vida dei Coldplay, domani é un altro giorno di Ornella vanoni, Jump di Madonna.
 
Per concludere, ti va di anticiparci qualche progetto futuro?
Sto pianificando l’uscita di un inedito a cui ho lavorato in maniera molto creativa e diversa, dalla scrittura iniziale alla produzione definitiva. Con nuova gente, nuove cose, nuove tecniche, nuovi stimoli, vecchi e nuovi mostri. 


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