Still in Time: “Il pezzo è un omaggio alla memoria di un musicista dilettante, come lo siamo noi”

Redazione
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In occasione dell'uscita del singolo “Nonno Ferri Blues”, abbiamo avuto il piacere di intervistare la band fiorentina degli Still in Time.
 
Attualmente in radio il vostro nuovo singolo. Quale messaggio volete trasmettere e qual è stata la molla che vi ha spinto a scrivere questo brano?
Il pezzo è un omaggio alla memoria di un musicista dilettante, come lo siamo noi. Nonno Ferri, la persona che dà il nome al brano, ha suonato per mezzo secolo i piatti nella banda del suo paese; e quando suo nipote Alessandro, il nostro cantante, ha sentito la melodia del blues che avevamo composto, immediatamente gli è tornata in mente una canzoncina che suo nonno gli cantava quando era bambino. Il messaggio di questa canzone è che le belle persone restano tra di noi anche dopo che hanno lasciato questo mondo: non a caso la parte finale del testo dice “mantengo ancora quei giorni dolcissimi nel profondo del mio cuore”
 
C'è una canzone che ha segnato particolarmente il vostro percorso artistico?
Se intendi una canzone di altri, beh potremmo citarne una dei Deep Purple, che sono senza ombra di dubbio la band che ci mette tutti quanti d’accordo. E la canzone da citare è quella che facciamo come ultimo pezzo dei nostri concerti, ossia Smoke on the Water.
 
Come vi descrivereste in 3 parole?
Vecchi (di età), giovani (di spirito) ed energici (sul palco).
 
Quanto contano per chi compone brani gli stimoli culturali?
Chiaramente il comporre brani è esso stesso cultura, anche se magari non tutti possono arrivare a livelli eccelsi. Nel nostro piccolo, cerchiamo di non dire banalità nelle nostre canzoni: i brani trattano di temi sociali, di passioni, di esperienze di vita: insomma, cerchiamo di dire qualcosa che possa far riflettere chi ci ascolta.
 
Come vi vedrete fra dieci anni?
Sempre sul palco a suonare per i nostri amici, e sempre in sala per tirare fuori qualche altra buona canzone… ma sempre che il fisico ce lo consenta!
 
Quali sono le canzoni che non possono mancare nella vostra playlist durante un viaggio on the road?
Siamo troppo datati per mettere su le playlist quando viaggiamo… noi andiamo ancora avanti con i nostri buoni vecchi CD, e la lista sarebbe lunga da farsi! Diciamo che nel nostro “biglietto da visita”, il pezzo Still in Time dove descriviamo la nostra band, citiamo quattro mostri sacri come gli Who, i Pink Floyd, i Deep Purple e gli Yes, e allora proviamo a dire un titolo per ciascuno… Quadrophenia, The Wall, Made in Japan, Yessongs.
 
Per concludere, volete anticiparci qualche progetto futuro?
Compatibilmente con il tempo che possiamo dedicare alla nostra passione per il rock, visto che tutti quanti lavoriamo al di fuori del mondo della musica, abbiamo delle idee per pubblicare altri pezzi, magari un secondo album…
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