Ennio Salomone ci racconta “Da questa parte del cosmo”

Redazione
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Il brano
“Da questa parte del cosmo” racconta di come a volte tendiamo a ricordare il passato come fosse una vita a sé stante, qualcosa di finito, appartenente a un mondo ormai lontanissimo nello spazio e nel tempo.
 
Chi meglio di Ennio Salomone poteva raccontarci questo brano? Noi di Sound and Singer l’abbiamo intervistato!
 
Ciao Ennio, attualmente in radio il tuo nuovo singolo “Da questa parte del cosmo”. Quale messaggio vuoi trasmettere e qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo brano?
La canzone è nata fondamentalmente dall'esigenza di fare i conti con il proprio passato e il proprio vissuto. Spesso tendiamo ad usare una sorta di filtro per ricordare i momenti trascorsi, lasciamo cadere nella sfera dolce dei ricordi tutto ciò che di bello è stato, dimenticando talvolta l'altra faccia della medaglia. Questa canzone è un inno a quello che abbiamo dimenticato, a quello che abbiamo voluto cancellare. Una dedica paranoica ai fantasmi del passato.
 
C'è una canzone che ha segnato particolarmente il tuo percorso artistico?
Quella a cui forse sono più legato è Ludovica, una canzone nata per caso, che è diventata negli anni quella per cui molti mi conoscono.
 
Come ti descriveresti in 3 parole?
Se dovessi usare tre aggettivi direi: pigro, introverso, dinamico
 
Quanto contano per chi fa il cantautore gli stimoli culturali?
Essere costantemente stimolati secondo me è una necessità primaria per qualunque persona, che scriva canzoni o meno.  Riuscire a suggestionarsi, a farsi avvolgere dalle sensazioni e a farsi travolgere da ciò che la vita ti regala è un aspetto fondamentale per conoscersi, sentirsi vivo e provare a comprendere il mondo che ci circonda. Bisognerebbe allenarsi sempre a farlo.
 
Come ti vedi fra dieci anni?
Spero di vedermi sereno, felice delle scelte fatte, qualunque esse siano e sempre con la voglia di stupirmi.
 
Quali sono le canzoni che non possono mancare nella tua playlist durante un viaggio on the road?
Ce ne sarebbero tante. Al momento penso a Telling stories di Tracy Chapman, In the aereoplane over the sea dei Neutral Milk Hotel, Between the bars di Elliott Smith e New slang dei The shins.
 
Per concludere, ti va di anticiparci qualche progetto futuro?
Al momento sto registrando le nuove canzoni, suonerò un po’ in giro tra Milano e la Sicilia e spero di iniziare a progettare il nuovo disco.

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