Fuori
il video di “L’Uva e il Vino” versione 2024, del nuovo singolo
di Marco Ferradini, il brano, già in radio e in digitale, è
pubblicato da Nar International, distribuzione ADA – Warner Music Italy.
«“L'Uva
e il Vino” riprende la tematica di “Teorema”, il rapporto tra gli
amanti, visto da un'angolatura diversa, nel tentativo di mettere in luce le
tante contraddizioni che si annidano dentro di noi. Perché il politically
correct non sempre è in sintonia coi nostri comportamenti. È proprio vero che
abbiamo mente e pensiero nel futuro, ma cuore e sentimenti radicati nel
medioevo – afferma Marco Ferradini - abbiamo tutti
un fiuto speciale per innamorarci di chi ci fa star male.»
Marco
Ferradini, nato a Como, all'età di otto
anni si trasferisce con la famiglia a Milano, città a cui rimarrà a lungo. Agli
studi scolastici Marco alterna quelli musicali, approfondendo e sviluppando un
talento naturale che si evidenza molto presto. In seguito nella vita
professionale e privata di Marco si verifica un altro incontro fondamentale, un
incontro del destino importante e significativo sotto tutti i punti di vista:
l'incontro con Herbert Pagani. L’esordio da solista avviene
ufficialmente al Festival di Sanremo del 1978 con il brano “Quando Teresa
verrà” e il successivo album, che ottiene un buon riconoscimento di
critica e pubblico. Il vero successo arriva nel 1981 col singolo “Teorema”.
Nello stesso anno partecipa a un tour con Ron e al Festivalbar. Nel frattempo,
Marco continua a lavorare anche come autore, scrivendo e collaborando con
numerosi artisti di punta, da Lucio Dalla a Bruno Lauzi, da Marcella
Bella a Riccardo Cocciante, da Pupo a Mina, da Eros Ramazzotti ad Ivan
Graziani, da Luca Barbarossa a Toto Cutugno.
Nel
1983 Marco è di nuovo sul palco di Sanremo e presenta "Una
catastrofe bionda" scritta con la collaborazione di Mogol e
l'omonimo album è un indubbio successo, trainato in parte dal brano "Lupo
solitario dj", che negli anni diventa un vero e proprio pezzo cult
per le radio e i dj di tutt'Italia, ai quali è dedicato. Nel 1985 è la volta
dell'album "Misteri della vita", un concept album
costruito attorno al tema della musica ma anche al mistero della nascita della
figlia Marta. Nel 1986 esce "Marco Ferradini”, un album che
si discosta dai precedenti soprattutto per le sonorità più blues-rock. Nel 1990
Ferradini presenta "E' bello avere un amico", nel 1992
la raccolta "Ricomincio da Teorema" che contiene i
brani più significativi dell'ormai lunga carriera musicale di Marco Ferradini.
Il
1995 porta un nuovo album, nuove canzoni e la solita sua voglia di rimettersi
in gioco: "Dolce piccolo mio fiore",
interamente acustico, nato per voce e chitarra dalla linea melodica chiara e
riconoscibile, suonato e arrangiato dallo stesso Marco. Il progetto contiene
dieci brani inediti tra cui "Un letto in riva al mare",
scritto insieme al compianto amico e compagno di viaggio Herbert Pagani. Tra i
collaboratori Massimo Luca alle chitarre acustiche e Fabio
Treves all'armonica a bocca.
Nel
2000 Aldo, Giovanni e Giacomo nel loro film "Chiedimi
se sono felice" scelgono "Teorema" come parte
della colonna sonora riportando attenzione e interesse nei confronti di Marco e
della sua musica. Nel 2001 esce "Geometrie del cuore",
album di brani inediti tra i quali spiccano la nuova versione di "Teorema"
e "Alla ricerca di un sogno". Nel 2005 esce "Un
filo rosso", raccolta di quindici canzoni tra le quali cinque
inediti; la title-track è un brano di forte intensità emotiva che Marco ha
dedicato alla madre scomparsa e a quel "filo rosso" che unisce
e muove corde profonde.
Nel
2012 Marco si lancia in una nuova avventura, coraggiosa e impegnativa: un
tributo all’amico scomparso Herbert Pagani, un doppio cd intitolato "La
mia generazione”. Per l'occasione Ferradini, per dare più vigore a
questa sua idea, chiede la collaborazione di alcuni preziosi amici
cantautori Ron, Eugenio Finardi, Fabio Concato, Alberto Fortis, Andrea
Mirò, Syria, Fabio Treves, Flavio Oreglio, Shel Shapiro, Mauro Ermanno
Giovanardi, Giovanni Nuti, Simonluca che cantano con lui le creazioni
più significative dell'artista scomparso. Ventuno gioielli tra cui “Albergo
a ore”, “Cin Cin con gli occhiali”, e un inedito: “Stelle
negli oroscopi”, brano che racconta gioie e difficoltà
del creare una canzone. L’album ottiene il plauso della critica ed è
l’occasione per Marco di rivelare la sua anima più cantautorale.
“L’uva
e il Vino”, è il titolo
dell’ultimo lavoro di Marco, realizzato nel 2019, negli studi Auditoria Records
di Fino Mornasco, contiene 13 brani inediti. Il sound, che ricorda il mondo dei
grandi cantautori americani, nasce dalla collaborazione artistica tra Antonio
Chindamo e Ferradini nel disco suonato interamente da musicisti veri. Nel 2024
torna con una versione inedita il singolo da cui il suo ultimo disco prendeva
il titolo: “L’Uva e il Vino”.
Marco
Ferradini è su: Instagram | Facebook