È un momento speciale per Vangio, cantautore dall'anima energica e determinata, che torna sulle scene con il suo nuovo singolo “Van Gogh”. Un brano profondo e ispirato, attualmente in rotazione radiofonica, che trae forza dall'arte e dall'emozione del celebre pittore olandese. In questa intervista, Vangio ci porta nel cuore della sua musica, raccontandoci come il quadro dei girasoli di Van Gogh, visto durante un viaggio ad Amsterdam, abbia acceso la scintilla creativa per una canzone che invita a scoprire la bellezza nascosta nei difetti e nelle fragilità.
Dalla passione per il pianoforte, che ha segnato i suoi inizi, al sogno di portare avanti la sua carriera musicale, Vangio condivide con noi le sue esperienze, i suoi brani preferiti da ascoltare durante i viaggi e qualche anticipazione sui progetti futuri, tra cui la partecipazione ad Area Sanremo. Preparatevi a un viaggio tra note, arte e grandi emozioni!
Attualmente in radio il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi trasmettere e qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo brano?
Il messaggio che voglio trasmettere è che, proprio come nei girasoli del celebre pittore, bisognerebbe riuscire a vederci, da soli o con l’aiuto di un’altra persona, unici, comprendendo tutti i nostri difetti, come nel caso del quadro i fiori appassiti. Ciò che mi ha spinto a scrivere questo brano è stato proprio il ragionamento istintivo che ho fatto quando ho visto il quadro nel museo di Amsterdam, oggettivamente si trattava di un quadro raffigurante girasoli e fiori, e alcuni di questi appassiti, però che con l’aiuto di Van Gogh sono riusciti a diventare l’opera che oggi noi tutti conosciamo.
C'è una canzone che ha segnato particolarmente il tuo percorso artistico?
Probabilmente, nascendo prima come pianista che come cantautore, Your Song di Elton John.
Come ti descriveresti in 3 parole?
Energico, determinato, ambizioso
Quanto contano per chi fa il cantautore gli stimoli culturali?
A mio parere contano parecchio, ancora più delle opere secondo me conta tanto come hanno vissuto determinati momenti gli artisti.
Come ti vedi fra dieci anni?
A fare questo come mestiere, quindi continuare sicuramente il mio percorso musicale.
Quali sono le canzoni che non possono mancare nella tua playlist durante un viaggio on the road?
Buon viaggio di Cremonini, New York (mia) e probabilmente In my blood di Shawn Mendes (potrei andare avanti all’infinito).
Per concludere, ti va di anticiparci qualche progetto futuro?
Certo! Ho molte canzoni demo pronte, una è già prodotta e la farò uscire a breve, poi di recente sono stato selezionato ad Area Sanremo per partecipare a delle produzioni dal vivo con la sinfonica di Sanremo, quindi ci vediamo li questa estate!