I Roundeep sono tornati con il loro nuovo singolo, "Canzone Nuova", in radio, un brano che parla di speranza e di rinascita anche nei momenti più difficili. Tra le influenze musicali più forti della band, "Bohemian Rhapsody" dei Queen ha avuto un impatto significativo sul loro percorso. Il nome Roundeep, che unisce "RoundRobin" e "deep", rappresenta il loro impegno per la libertà interiore e l'autenticità.
Guardando al futuro, i Roundeep si vedono a girare per il mondo, vivendo di musica e portando con sé un messaggio di speranza. Il 22 novembre uscirà il loro nuovo singolo, "Ghost Rider", che esplora il tema della giustizia karmica in un mondo logorato dalla falsità.
Attualmente in radio il vostro nuovo singolo. Quale messaggio volete trasmettere e qual è stata la molla che vi ha spinto a scrivere questo brano?
Il messaggio che vogliamo trasmettere è che, anche nei periodi più difficili, c’è sempre spazio per una rinascita, per una "canzone nuova" che ci spinga a guardare al futuro con speranza. Volevamo scrivere una canzone che potesse risuonare dentro chiunque stia attraversando un momento di incertezze o di transizione. La molla che ci ha spinto a scrivere questo brano è stata proprio questa esigenza di comunicare qualcosa di forte e di universale, che potesse parlare a tutti, indipendentemente dalla situazione in cui si trovano. La musica, per noi, è un mezzo per raccontare emozioni e storie, e "Canzone Nuova" è il nostro modo di dire che c’è sempre una possibilità di riscrivere la propria storia.
C'è una canzone che ha segnato particolarmente il vostro percorso artistico?
Questa è una bella domanda, è difficile scegliere un solo brano che ha segnato il nostro percorso tra tutte le canzoni e gli artisti che abbiamo amato e ascoltato negli anni. Provando però a dare una risposta comprensiva di tutto, penso che Bohemian Rhapsody dei Queen sia la risposta migliore. Con questa canzone ci siamo guardati dentro e ci siamo ritrovati, ognuno di noi ha capito che vivere di musica e di arte era quello che voleva e per cui era disposto a lottare. E’ stato come un messaggio dall’universo che abbiamo colto e fatto nostro, una rivelazione.
Come vi descrivereste in 3 parole?
Artisti, famiglia e Roundeep.
Questo perché non tutti lo sanno, ma Roundeep non solo suona bene, ma ha anche un significato profondo in cui rispecchiamo. Deriva da RoundRobin, il nome originario della band, che era il documento che i marinai un tempo firmavano per ammutinarsi al capitano, dando inizio a una vita libera da oppressioni e schiavitù. La caratteristica del RoundRobin era che veniva firmato in modo circolare, senza che ci fosse una gerarchia o un “responsabile” della rivolta: si promettevano così fiducia e lealtà. A causa di un omonimo abbiamo poi cambiato in Roundeep, mantenendo la radice, e aggiungendo deep, ovvero le profondità dell’anima, nostra e di chi ci ascolta che tramite i nostri brani ha la possibilità di guardarsi dentro, scoprendo sé stesso.
Roundeep significa quindi lottare per la propria libertà interiore, scavando dentro sé stessi e dentro la propria anima per trovare le risposte alle domande che non ci permettono di vivere nel vero senso della parola. Tutto questo con la propria “famiglia” fatta di “fratelli”, anime incontrate durante il percorso della vita, con i quali promettersi fiducia e lealtà.
Come vi vedete fra dieci anni?
Ci vediamo a girare per il mondo vivendo di musica, regalando sogni a chi ci ascolta, raccontandogli la vita come la intendiamo noi, viaggiando e coltivando le nostre passioni; consapevoli che cio che facciamo non solo permette a noi di vivere, ma anche a chi con le nostre canzoni ha risvegliato una parte di sé.
Quali sono le canzoni che non possono mancare nella vostra playlist durante un viaggio on the road?
Fare un elenco completo sarebbe impossibile! Sicuramente quelle degli artisti che ci hanno maggiormente influenzato, solo per citarne alcuni Queen, Pink Floyd, Aerosmith, Vasco, Renato Zero e Tiziano Ferro, e qualche artista “nuovo” che ancora non conosciamo ma che siamo curiosi di scoprire e capire.
Per concludere, vi va di anticiparci qualche progetto futuro?
Assolutamente! Stiamo lavorando veramente tanto per portare avanti diverse progetti, da nuovi singoli a videoclip, che come quello di Canzone Nuova abbiamo completamente autoprodotto, da bandi nazionali che ci permetteranno di aprirci a un pubblico sempre maggiore a incontri nelle scuole d’Italia per raccontare quella cosa magica che per noi é stata ed è tuttora la musica, con la speranza di accendere nei ragazzi una scintilla che possa aiutarli a trovare sé stessi nella loro vita. Insomma veramente tanta carne al fuoco! In questo momento però ci teniamo davvero a puntare i riflettori sul 22 novembre, data di uscita di Ghost Rider. Il brano parla di un demone, il Ghost Rider, che si nutre delle anime dei cattivi e fa giustizia in un mondo ormai marcio e logorato da ipocrisia e falsità. C’è chi lo chiama karma, noi lo chiamiamo Ghost Rider!