"Para"
di Nubi Sparse è una traccia che affonda le radici nelle profondità
dell'identità e del conflitto interiore. Il brano offre una riflessione
profonda sul divario tra l'immagine che gli altri hanno di noi e la verità del
nostro io interiore, celata dietro le maschere che spesso indossiamo per
adattarci al mondo che ci circonda.
La canzone
sottolinea l'importanza di preservare la nostra autenticità nonostante le
pressioni esterne. La metafora del "Pare" suggerisce l'idea di
smettere di fingere, di liberarsi dalle apparenze e di abbracciare la propria
individualità senza timore del giudizio altrui. La musica e le parole si
fondono per creare un'atmosfera coinvolgente, trasmettendo un messaggio che
invita alla riflessione.
Quali
sono i vostri principali riferimenti musicali o artistici che hanno influenzato
il vostro percorso musicale?
Veniamo da
esperienze diverse, con sonorità diverse, quindi cerchiamo sempre di mettere in
pentola un po’ di tutto, chiaramente non è sempre una cosa positiva. Molto
spesso, soprattutto in fase di composizione, ci troviamo di fronte a diverse
idee, che da mettere insieme sono quasi impossibili. Allora lì ci
ridimensioniamo, ma altrettante volte è proprio grazie a questo “mix” che
vengono fuori motivi particolari ed originali.
Alcuni “artisti” che ci hanno influenzato nella composizione sono sicuramente :
Pinguini Tattici Nucleari, Willie Peyote, Fulminacci, Red Hot, Arctic Monkeys,
Tame Impala e The Kooks.
Potete
descrivere il processo creativo dietro "Para"? Come avete sviluppato
la canzone?
“Para” è nata un po’ come tutti i nostri pezzi fino ad
ora, ovvero da un motivetto che in questo caso è poi diventato la prima strofa.
Il messaggio è in realtà semplice, ma importante, è un grido che è stato
trattenuto per troppo tempo. Una voce
grida e dice che non ha più voglia di sottostare alle regole non scritte
di una società che va troppo veloce e impone aspettative alte che sembrano
dover appartenere a tutti. “Para” è quindi un invito a guardarsi dentro, a
scrollarsi di dosso sogni e volontà che non sono nostri, per ritrovarsi.
Parlateci
dell'EP "Cose Buone". Qual è il significato di questo titolo e come
si collega alla vostra musica?
Il titolo è dato dall’ultimo singolo composto, appunto
“Cose Buone”.
Abbiamo deciso di dare lo stesso nome all’EP perché è
il riassunto del messaggio che vogliamo trasmettere attraverso questi 5 brani:
Esco, Buio di luna, Mai paura, Cose Buone e ovviamente Para.
I brani si caratterizzano per le diverse sonorità, che
però si incontrano nel messaggio che si vuole comunicare ovvero, le ansie e le
paure di ragazzi come noi, come meccanismo di reazione a queste nel trovare
paradossalmente conforto nelle nostre insicurezze, nelle nostre paure, che
forse in qualche modo ci rendono unici e un po’ più speciali.
Oltre all’uscita dell’EP ci stiamo già muovendo nella
creazione di nuovi brani per continuare il nostro percorso di crescita
musicale.
Quali
sono i vostri obiettivi e sogni più grandi come band?
Anche se finita da poco, non vediamo
l’ora che torni la primavera per poter tornare a suonare live. Speriamo per la
prossima stagione di riuscire ad uscire dalla “comfort zone” dei locali in cui
suoniamo di solito per spostarci un po’ più in là del nostro paesino. In questo
momento siamo in fase di scrittura e raccolta di nuove idee che speriamo di
poter condividere nei live futuri.
Se vogliamo parlare di un nostro sogno, un qualcosa
che pensiamo “irraggiungibile”, potremmo dirvi aprire un concerto o perchè no
suonare con alcuni degli artisti italiani che più ci hanno ispirato (e
continuano a farlo) nel nostro percorso.
C'è
un messaggio o un consiglio che volete condividere con gli artisti emergenti
che stanno cercando di percorrere una strada simile alla vostra?
Come abbiamo già detto in diverse interviste recenti, crediamo che una
caratteristica fondamentale per un’artista emergente sia quella di avere o
crearsi un’identità che gli permetta di distinguersi dal resto della scena
musicale, cercando un qualcosa che sentiate vostro e che possiate far arrivare
a chi vi ascolta.
Quali
sono le canzoni che non possono mancare nella vostra playlist durante un
viaggio on the road?
Anche se abbiamo preferenze musicali
diverse, questi sono cinque pezzi che non possono mai mancare nei nostri
viaggi: Sciare - Pinguini Tattici Nucleari, Non Potrei Mai - FASK, La Vita
Com’è - Brunori Sas, On Top of the World - Imagine Dragons, Tutto Inutile -
Fulminacci.
Infine, c'è qualcosa che volete dire ai vostri fan e a chi
vi sta scoprendo ora con il singolo "Para"?
Per chi ci sta scoprendo solo ora con “Para” vogliamo
dirvi che speriamo di farvi sentire un po’ delle emozioni che anche noi
proviamo quando la suoniamo. Ascoltatela quando siete un po’ giù, quando vi
sentite inadeguati o non all’altezza. Speriamo di darvi la carica per
affrontare tutto ciò che la vita vi pone davanti. Ah ricordatevi di “Esco”!
Per i nostri fan, semplicemente GRAZIE, vi adoriamo e
non vediamo sempre l’ora di vedervi ai live e cantare insieme le nostre
canzoni.
Preparatevi, fra un po’ arrivano altri 3 pezzi.