Giù: intervista per l’uscita di “Estate da Rich” sound and singer

Redazione
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Giuseppe Accame, in arte Giù, nasce a Genova ed attualmente vive a Chiavari (GE). E’ un chitarrista e cantautore. La chitarra è la chiave per le sue creazioni che sono un genere melodico, dolce, romantico, malinconico, deciso, ironico, speranzoso e comunque mai banale o scontato e sempre indipendente nel suo stile.
Nel 2017 Giù ha dato vita a “TERZA RIMA”, un progetto composto da brani arrangiati in maniera inusuale per la musica d’autore, in collaborazione con un dj produttore della zona, Marco Delta.
Ad inizio 2023, appoggiato da Maionese Project per la musica emergente, ha pubblicato il suo primo album da solista dal titolo Ragazza rossetto fragola EP, quattro canzoni che parlano d’amore senza tanti compromessi.
 
“Estate da Rich” è il suo nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 26 luglio 2023.
 
Attualmente in radio il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi trasmettere e qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo brano?
Buongiorno a tutti, innanzitutto, mi presento sono Giuseppe Accame in arte Giù e faccio il cantautore, nato e cresciuto nel ponente ligure ed attualmente residente a Chiavari (GE)
Il singolo ESTATE DA RICH è un brano pop/rock molto suggEstivo e che ironizza in maniera bonaria ma politicamente corretta sul turista italiano che si appresta ad andare in vacanza, tra la realtà vera e quella virtuale che passa attraverso lo schermo del telefonino
Per raccontare le vicissitudini di questo ardito turista mi sono ispirato alle storie che ho sentito raccontare e che ho visto anche personalmente da parte dei nostri “cugini” lombardi, che frequentano sovente le nostre zone di villeggiatura,  vip e meno; è stato divertente scriverla e sono sicuro che nessuno si sentirà offeso in quanto certi atteggiamenti vacanzieri tipici del turista milanese e lombardo fanno proprio parte della loro cultura e a me personalmente piacciono così, non li cambierei per niente al mondo!
La canzone è nata a 4 mani: Il testo della canzone è stato scritto da me mentre mio fratello Paolo, bravo chitarrista, ha composto la musica e le linee ritmiche e melodiche delle chitarre acustiche ed elettriche; si è creato così un incontro tra le mie doti più spiccatamente cantautorali e l’animo rock di mio fratello e penso che sia venuto proprio un bel brano, fresco e coinvolgente
 
C'è una canzone che ha segnato particolarmente il tuo percorso artistico?
Che ha segnato particolarmente il mio percorso artistico non saprei, ma ti posso dire quale è la prima canzone che poi è stata il motivo per cui ho cominciato a suonare la chitarra, siccome volevo impararla, ed è stata “Belle of the Boulevard” dei Dashboard Confessional, band americana che fa un uso delle chitarre acustiche proprio come piace a me, le fanno andare!
Mi sono approcciato tardi però allo strumento, era il 2012 circa e dopo aver imparato gli accordi principali sentivo che non avevo tutto questo tempo e, forse anche erroneamente, ho iniziato subito a scrivere canzoni o almeno a provarci.
Ammetto che le prime stesure erano proprio brutte, ma poi pian piano ho trovato la mia chiave di scrittura, molto schietta e sincera, senza troppi giri di parole, romantica ma senza troppi fronzoli, che rispecchia molto il mio modo di essere, ed eccoci qui.
Posso dire senza ombra di dubbi che le cover non hanno mai fatto per me, se sono in giro con la chitarra e mi chiedono un pezzo non mio sono molto in difficoltà a suonarlo e la cosa si nota.
Purtroppo, non posso farci nulla, credo che ognuno debba esprimere le proprie emozioni nel miglior modo possibile ed io riesco ad esprimere le mie solo con le mie canzoni.
 
Come ti descriveresti in 3 parole?
Se devo descrivermi con 3 parole
Caratterialmente parlando : schietto, romantico ma non troppo e curioso
Musicalmente parlando: melodico, ironico e speranzoso
Se devo descrivermi in sole tre parole: sono come suono
 
Quanto contano per chi fa il cantautore gli stimoli culturali?
Gli stimoli in generale per noi cantautori sono fondamentali, noi artisti un po’ per vocazione e un po’ per dovere dobbiamo sempre essere spugne che assorbono tutto quello che ci circonda. Solo così potremo entrare in un vortice di emozioni tali da trarre da esse una fonte di ispirazione per tutto quello che facciamo.
Gli stimoli di tipo culturale poi sono importantissimi,  non dimentichiamoci che chi ci ascolta, che siano pochi o molti, possono essere influenzati da tutto quello che facciamo e da cosa diciamo e non è sempre facile parlare di argomenti importanti senza cadere nella retorica.
Io per esempio ho scritto delle canzoni sui temi della guerra e della sicurezza stradale, ma se ci penso sono un po’ timoroso sull’idea di pubblicarli perché certi argomenti hanno bisogno di tatto e delicatezza infiniti e non vorrei trasmettere i messaggi sbagliati o essere frainteso; magari quando mi sentirò pronto le pubblicherò e sarete i primi ad ascoltarle.
 
Come ti vedi fra dieci anni?
Ahia, domanda molto difficile, faccio già fatica ad immaginarmi tra una settimana! Diciamo che sto provando a fare il famoso passo alla volta e, insieme al mio manager Davide Maggioni di Matilde Dischi e Maionese Project, la Label che mi ha lanciato, stiamo lavorando ad altri miei brani; non voglio soffermarmi troppo su quanto già fatto, vorrei produrre il più possibile per quanto mi è possibile.
Ho scritto più di  50 canzoni e non sopporto l’idea che possano restare nel cassetto.
So che non è semplice, un po’ perché mi sono approcciato al mondo delle produzioni e della discografia musicale molto tardi per quelli che sono gli standard del settore, un po’ perché per noi cosiddetti “nuovi emergenti” e, mi permetto di dire anche “non più di primo pelo”, la strada è molto più in salita rispetto agli altri.
Ma spero di poter dire anche la mia in un futuro non troppo prossimo, altrimenti lo farò lo stesso anche con la barba ed i capelli bianchi!
A parte tutto, quello che desidero è solamente far conoscere la mia musica e il mio punto di vista sotto chiave di violino e, come dico sempre a tutti, le mie canzoni non è necessario che le canti io per forza, ma se posso farlo è meglio!
 
Quali sono le canzoni che non possono mancare nella tua playlist durante un viaggio on the road?
Allora , premetto che non ho abbonamenti a Spotify o quant’altro, quindi non ho playlist di riferimento, sono di quella generazione che smagnetizzava le cassette a forza di ascoltarle per intenderci.
Quando viaggio ascolto tanta radio, cerco di stare sempre al passo con le nuove tendenze musicali e lo faccio anche perchè spero prima o poi di sentire passare le mie canzoni!
Scherzo dai, in fondo sognare quanto costa?
Invece se lavoro o quando sono a casa ascolto RTL 102.5, Radio Italia oppure metto le mie canzoni, i miei provini e DEMO, provando a capire cosa posso fare per migliorare il mio sound e i miei testi, sono molto autocritico e minuzioso nelle cose che faccio!
 
Per concludere, ti va di anticiparci qualche progetto futuro?
Per progetti futuri, come ti dicevo prima, vorrei produrre, produrre e produrre ancora ma ti anticipo qualcosa per ringraziarti di questa bella intervista: NON DOVEVA ANDARE COSI’…ma no, cosa hai capito? non intendevo questa intervista!
Grazie mille e buon lavoro
Giù

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