Ida Altrove: l'intervista per “Ragazza a modo” il nuovo singolo feat. Fabrizio Bosso

Redazione
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“Ragazza a modo” il nuovo singolo di Ida Altrove feat. Fabrizio Bosso racconta di una relazione nascosta nella quale la ragazza non trova più il suo posto e nel ritornello parla di un cuore rotto in maniera molto allusiva proprio per continuare e sottolineare questa duplice personalità. “Sei la piega imperfetta che prende la vita perfetta di una ragazza a modo” è il fulcro di un testo che vuole far comprendere che quasi sempre sono le imperfezioni a farci innamorare e renderci perfetti.

Attualmente in radio il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi trasmettere e qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo brano?
La voglia di leggerezza ed il bisogno di dire le cose senza troppi giri di parole mi hanno aiutato a trovare intorno a me Ragazza a modo. Questa ragazza mi somiglia molto perché prende maggiore consapevolezza di ciò che vuole e impara a dire ’no’: immagino siano fasi della propria vita che accomunano tante persone. Dal punto di vista prettamente musicale, invece, con la realizzazione di questa canzone sono riuscita a liberarmi di tutte le etichette e della forzata distinzione tra i generi a cui sono abituata, riuscendo a far convivere le mie diverse influenza musicali, pop, Jazz, canzone d’autore: quando è amore nulla è sbagliato!

C'è una canzone che ha segnato particolarmente il tuo percorso artistico?
Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco è stata la prima canzone che ho amato, le cui parole hanno raffigurato sin da subito una scena chiara davanti ai miei occhi; ero una ragazzina quando l’ho scoperta eppure è diventata un punto di riferimento: sogno di poter scrivere una canzone che abbia una simile magia e che possa bucare l’anima di chi la ascolta, come è successo a me con l'opera di Tenco.

Come è nata la collaborazione con RC Voce Produzione?
Da più di un anno mi sono affidata alle mani di Cecilia Cesario e Rosario Canale perché sentivo la necessità di avere una guida artistica: grazie al loro lavoro e alla cura che mi riservano, sono sempre ricca di stimoli, curiosità e materiale per poter continuare la mia produzione musicale. 

Come ti descriveresti in 3 parole?
Lunatica, curiosa, instancabile.

Quanto contano per chi fa la cantautrice gli stimoli culturali?
Spesso la proprio storia non basta e, come dei vasi, abbiamo bisogno di essere riempiti dall’acqua di mari più grandi che ci circondano. Un libro letto, un viaggio, un’escursione, un quadro, rappresentano occasioni uniche per generare una nuova opera d’arte. Nel mio piccolo, provo a non rimanere in superficie quando mi trovo davanti ad un’esperienza inattesa per ricavarne gli aspetti più compatibili alla mia produzione: anche una conversazione ascoltata per caso in un bar può diventare la storia di una canzone.

Come ti vedi fra dieci anni?
Ammetto che questo pensiero mi mette un po’ di ansia! Mi vedo con sempre più grande voglia di vivere.- 

Quali sono le canzoni che non possono mancare nella tua playlist durante un viaggio on the road?
Senza dubbio quelle di Battisti, di Cremonini, e un po’ di Chet Baker!

Per concludere, ti va di anticiparci qualche progetto futuro?
Al momento voglio approfittare dell’estate per cantare Ragazza a modo dal vivo. Finita la stagione sicuramente organizzerò i momenti vissuti per continuare a tracciare la mia linea musicale, con nuove canzoni sempre più a fuoco con il mio stile e con la musica che mi piace suonare, senza più paletti, e con tanto coraggio che sono certa saprò darmi lungo la strada. Ah, poi ad ottobre ho la mia seconda laurea, riserverò del tempo anche a quella!!!
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